Come è fatto

Come è fatto il theremin

Il theremin è uno strumento musicale elettronico ed in quanto tale ha necessità di essere alimentato tramite corrente elettrica e generalmente deve essere collegato ad un amplificatore dotato di altoparlante per poterne ascoltare il suono.
Lo strumentista o thereminista, una volta acceso lo strumento, muove le mane in prossimità delle due antenne ottenendo dallo strumento un suono di varia intensità e tono. Inoltre egli ha a disposizione una serie di controlli per impostare la sensibilità piu adatta delle antenne e scegliere la timbrica desiderata.

Esistono molti modelli di theremin: da quelli commerciali a quelli custom costruiti da appassionati autocostruttori, fino ai modelli vintage costruiti negli anni ’30 dalla RCA ed in rarissimi esemplari dalla Teletouch.
Tutti i modelli comunque devono avere delle caratteristiche in comune che permettono allo strumento di poter essere innanzitutto definito theremin e, inoltre, lo rendono adatto all’uso semiprofessionale o professiale.
Esistono infatti anche strumenti che, essendo per loro natura incompleti, mal si adattano ad un uso estensivo e vengono perciò relagati alla classificazione di giocattoli. Possiamo a questo proposito citare l’esempio di strumenti con solo un’antenna o con caratteristiche sonore del tutto scadenti.

Esponiamo a seguire un insieme di caratteristiche comuni a tutti i theremin

Antenna intonazione

Detta anche pitch antenna, consente di controllare l’intonazione (pitch) dello strumento; è disposta verticalmente ed è situata alla destra dello strumento.
L’esecutore avvicinando la mano destra all’antenna ottiene il cambiamento di intonazione dalle note più basse alle più acute e, allontanandola, dalle note più acute alle più.basse.

Antenna volume

Detta anche loop antenna o expression loop consente il controllo dell’intensità sonora; è disposta orizzontalmente ed è situata sul lato sinistro dello strumento. La caratteristica forma ad anello (loop) è stata ideata dall’inventore per aumentarne la sensibilità all’azione della mano.
L’esecutore avvicinando la mano sinistra all’antenna ottiene la progressiva diminuzione dell’intensità sonora fino al completo silenzio e, allontandola, il progressivo aumento fino al massimo consentito.

Esistono alcuni theremin in cui l’azione dell’antenna è invertita, cioè si ottiene il massimo dell’intensità avvicinando la mano all’antenna e non allontanandola, di conseguenza l’annullamento dell’emissione sonora avviene con la mano lontana dall’antennza.
Questo tipo di azione è però, a mio parere, poco efficiente. In sostanza se l’annullamento del suono avviene quando la mano è molto vicina all’antenna, l’esecutore ha un punto di riferimento molto preciso che lo avvantaggia quando deve eseguire lo “staccato” cioè deve separare le note con rapidi movimenti della mano sinistra, cosa che risulta più difficile se il punto di annullamento è molto distante, perciò in un punto meno definito, dall’antenna.

Controlli

I due controlli principali, che ogni theremin deve avere, sono quelli che impostano la sensibilità delle antenne.
Più in dettaglio il controllo della sensibilità dell’antenna dell’intonazione serve per impostare, nello spazio, il punto dove lo strumento cessa di suonare perchè ha raggiunto il limite inferiore delle note che è in grado di produrre, tale distanza solitamente viene impostato a circa un braccio di distanza dall’antenna.

Il controllo della sensibilità dell’antenna del volume imposta invece il punto, sempre nello spazio, dove lo strumento cessa di suonare in quanto l’intensità sonora è minima. Questo punto solitamente viene impostato a pochi centimetri sopra l’antenna del volume. Il controllo inoltre determina in qualche modo il massimo dell’intensità ottenibile e come l’intensità sonora cambia all’avvicinarsi della mano sinistra all’antenna.

Altri controlli, non sempre presenti ma comunque desiderabili, sono quelli che consentono di impostare il timbro del suono e perciò la sua forma d’onda.
Il tipo di timbrica ottenibile da un theremin può cambiare molto da modello a modello: dal suono pulito ma molto freddo di una onda sinusoidale, a quello più flautato di un’onda quadra, a suoni più complessi ed articolati che possono arrivare a somigliare al violino o alla voce umana.

Uscita audio

E’ il connettore di uscita al quale collegare il dispositivo di amplificazione sonora, in modo del tutto analogo a quello che si fa, ad esempio, con una chitarra elettrica o un sintetizzatore.
In taluni modelli può essere presente un connettore di uscita per le cuffie o un connettore di uscita per un accordatore cromatico. Quest’ultima uscita ha la caratteristica di fornire l’informazione sonora non modulata dal controllo dell’antenna volume, questo consente all’esecutore, tramite appunto un accordatore, di individuare la nota che si stà per suonare prima che questa venga resa udibile.

Alimentazione e accensione

Tutti i modelli di theremin devono essere collegati ad una sorgente di corrente elettrica, se questa non è interna a pile, occorre collegare lo strumento direttamente ad un presa della distribuzione elettrica oppure ad un alimentatore specifico.
Solitamente è bene che lo strumento sia collegato ad una presa di terra tramite il cavo stesso di alimentazione.
E’ inoltre presente, ovviamente, l’interruttore di accensione e a volte la spia di indicazione dello stato di accensione.