Clara Rockmore

Clara Rockmore ed il suo theremin

Il contributo di Clara Rockmore all’evoluzione del Theremin è fondamentale, grazie al suo virtuosismo sopraffino, alla sua tecnica rivoluzionaria e alla collaborazione con Lev Termen stesso nel migliorare lo strumento. Quest’ultimo aspetto è tutt’altro che secondario, infatti il binomio quasi simbiotico con lo strumento costruito apposta per lei da Termen è da ritenersi parte del segreto di tanta arte. Ma procediamo con ordine.

Una bambina prodigio

Clara Reisemberg nasce a Vilna in Lituania nel 1911, a soli 4 anni viene accettata come allieva non ufficiale di Leopold Auer grande violinista ed insegnante al conservatorio di San Pietroburgo, grazie alle eccezionali doti musicali palesate. All’esame di ammissione del conservatorio, a soli 5 anni, le viene assegnato il voto più alto possibile, Clara è una bambina prodigio.

Con la rivoluzione e la guerra civile la famiglia Reisemberg decide di lasciare la Russia interrompendo gli studi di Clara e tornare nella terra natale. Poco dopo la famiglia inizia un tour in vari paesi europei dove Clara al violino e la sorella più grande Nadia al pianoforte si esibiscono in concerto. Le sorelle Reisemberg riscuotono grande successo, inizia un sodalizio musicale che durerà tutta la vita.

I Reisenberg nel 1921 si stabiliscono a New York dove incontrano con loro sorpresa Auer, gli studi di Clara possono continuare.

Alla fine del 1928 il compositore e teorico musicale Schillenger presenta Clara al connazionale Lev Termen, da poco anch’egli a New York, Termen le fa provare la sua invenzione, il Theremin ed è una fulminazione. Clara immediatamente dimostra, forse anche grazie al dono dell’intonazione assoluta, un predisposizione naturale verso quello strumento così inconsueto.

Nascita di una thereminista

Clara intanto prosegue la sua attività concertistica con il violino, ma all’improvviso un serio problema al braccio destro la costringe a fermarsi. Vari consulti con i medici la mettono di fronte ad una terribile realtà: una malformazione delle ossa dovuto alla malnutrizione sofferta da bambina non le consente di continuare a suonare il violino.

Nel 1932 trasferisce la sua sensibilità musicale sul Theremin, utilizzando un Theremin RCA regalatole da Termen un paio di anni prima. Decide di non debuttare in pubblico finché la sua padronanza con lo strumento non è assoluta.

Subito si rende conto che la tecnica thereministica comunemente impiegata, ideata dall’inventore stesso, non è adeguata per raggiungere un alto livello di controllo melodico sullo strumento. La tecnica prevede di approcciare le varie note spostando l’intero braccio avanti e indietro, la mano è sollevata ad angolo rispetto al braccio e si limita ed effettuare il vibrato tramite un rapido movimento oscillatorio del polso. E’ una tecnica poco efficiente, il vibrato è rozzo ed il controllo tonale spesso approssimativo, inoltre essendo una tecnica estremamente faticosa poco si adatta al suo braccio indebolito dalla malattia.

Clara inventa e mette in pratica con profitto una nuova tecnica. Innanzi tutto scopre che unendo la punta dell’indice ed del pollice della mano destra, come a tenere una moneta tra le due dita, riesce ad ottenere un vibrato più stabile e controllabile, questo non viene più attuato dall’oscillazione del polso ma dalla vibrazione dell’avambraccio. Risolto il problema del vibrato si concentra sul controllo tonale sviluppando l’aerial fingering (diteggiatura aerea), una tecnica che basandosi sull’estensione e la chiusura delle dita consente un ottimo controllo delle note suonate fino nelle più piccole sfumature. Questa tecnica, pur nella giovanissima vita dello strumento, risulta rivoluzionaria, consente di liberare per quanto possibile il thereminista dallo stress fisico per concentrarsi al meglio sull’enorme espressività che lo strumento può liberare.

Nel frattempo Termen che frequenta da tempo la pupilla – sono una formidabile coppia di tango – chiede invano la sua mano, Clara gli preferisce Robert Rockmore un brillante avvocato operante nel mondo dello spettacolo. Il loro matrimonio nel 1933 raffredda notevolmente i rapporti tra Lev e Clara, di fatto lui interrompe quasi del tutto i contatti.

Nel 1934 Clara Rockmore debutta con un recital alla Town Hall di New York, in due anni di studio ha portato la sua tecnica a livelli mai raggiunti da alcun thereminista, le critiche sono entusiaste.

Clara inizia con profitto la sua nuova carriera come thereminista, dopo aver ascoltando un suo recital alla radio Lev le telefona entusiasta, riallacciando i rapporti.

Un nuovo Theremin

Dopo un applauditissimo concerto con la Phildelphia Orchestra del 1937, nella quale affronta la complessa partitura per violoncello dello Schelomo di Block, Clara sollecita Termen a progettare un nuovo strumento. A quel tempo infatti Clara utilizza ancora il Theremin RCA regalatole dall’inventore anni prima, ma lei ritiene che quello strumento sia un limite per lo sviluppo della sua arte, ha incontrato grandi difficoltà nel preparare e affrontare il concerto.

In effetti l’inconveniente del theremin RCA, come del resto gli strumenti costruiti da Termen stesso fino a quel momento, è la limitata incisività del controllo del volume, la lenta risposta non consente un adeguato staccato costringendo lo strumentista ad un continuo glissando tra le varie note, rendendo di conseguenza la melodia spesso faticosa all’ascolto, questo limite viene peraltro rimarcato dalle critiche più attente.

Lev si mette al lavora e presto mette a disposizione di Clara un nuovo strumento che soddisfa le sue esigenze: risposta immediata del controllo del volume ed estensione tonale di 5 ottave in grado di soddisfare le partiture più complesse. Clara inoltre è molto esigente anche sulla qualità del suono, dopo varie sessioni l’inventore trova l’equilibrio sonoro che soddisfa l’artista, ad ogni buon conto equipaggia lo strumento con un controllo della timbrica in modo che il suono possa essere adattato a seconda delle esigenza, quest’ultima caratteristica peraltro pare non sia mai stata utilizzata da Clara.

Il risultato è uno strumento che tuttora è considerato da tutti i thereministi il Santo Graal dei Theremin. La cosa che lo rende così particolare è il suono che possiede una ricchezza armonica estremamente complessa, esso, partendo dalle note più gravi fino a quelle più acute, palesa una continua evoluzione che lo rende di volta in volta differente, così come ad esempio accade nella voce umana e infatti, sentendo i brano suonati da Clara Rockmore spesso si ha la sensazione di ascoltare una voce umana e non uno strumento elettronico. Lo strumento è dotato di anima.

Robert Moog stesso, il più grande e forse l’unico vero costruttore di Theremin commerciali dell’epoca moderna, affermò di non essere mai riuscito ad eguagliare nei suoi strumenti quel suono così magico ed elusivo.

Occorre comunque non dimenticare che artefice della magia non è solo lo strumento, ma la tecnica sopraffina di Clara che mutuata dal violino ma anche dalla lirica, modula in modo eccelso il suono del Theremin.

Nell’ottobre del 1938 Clara Rockmore tiene un recital alla Town Hall accompagnata al pianoforte dalla sorella Nadia, quella sera debutta anche il suo nuovo Theremin migliorato. Il successo è grande, la critica saluta il raffinato virtuosismo di Clara ma anche le eccezionali qualità dello strumento che, finalmente, consente al thereminista di affrontare le partiture più complesse con un adeguato staccato.

La carriera dell’artista ha forse il suo più importante apice nel Febbraio del 1945 quando Clara esegue la prima del concerto per Theremin e orchestra di Anis Fuleihan con la New York Symphony Orchestra diretta da Stokosvy, la critica è ancora una volta entusiasta.

Fine e rinascita

La carriera prosegue con un tour negli Stati Uniti con il famoso cantante di colore Paul Robeson ed altri concerti, ma a poco a poco l’attività si fa sempre più rada, Clara ed il Theremin viene a poco a poco dimenticata.

Nel 1962 Robert e Clara Rockmore compiono un viaggio in Unione Sovietica dove a Mosca riescono fortunosamente ad incontrare Termen, al tempo ancora al lavoro per servizi segreti ed in conseguenza di ciò in regime di semi-libertà.

A metà degli anni Settanta Robert Moog, temporaneamente conclusa la sua avventura con i sintetizzatori, contatta Clara conosciuta anni prima e le propone di registrare una serie di brani che lui stesso produrrà. La carriera di Clara è terminata da anni, addirittura il suo Theremin ha bisogno di essere revisionato e lo sarà da Moog stesso, ma per fortuna l’artista accetta. Le sessioni di registrazione, come sempre accompagnate al pianoforte dalla sorella Nadia, porteranno alla pubblicazione nel 1977 dell’album The Art Of The Theremin, un’opera fondamentale punto di riferimento della nuova generazione di thereministi che da li a poco vedrà la luce. Sempre da quelle sessioni viene tratto nel 2007 il postumo ed inedito “Clara’s Lost Theremin Album” che grazie al lavoro di re-ingegnerizzazione ottenuto tramite le moderne tecnologie restituisce il suono del suo Theremin all’antico splendore.

Clara Rockmore muore il 10 Maggio 1998, lasciando un segno indelebile nel storia del Theremin e della musica intera.

Il suo Theremin, per volere di Clara stessa è ora in possesso della sua ultima allieva, la musicista e compositrice Dalit Warshaw.

 

Un’ultima breve nota sui Theremin migliorati costruiti da Termen dopo il fallimento dell’avventura RCA.

E’ noto che L’inventore costruì almeno altri due strumenti, con caratteristiche simili a quello di Clara, per Lucie Bigelow Rosen, finanziatrice con il marito della seconda metà del periodo americano di Lev. Uno di questi è attualmente in possesso della fondazione Caramoor che si occupa dei lasciti dei coniugi Rosen. La sua azienda, la Teletouch, attiva fino al 1943 e dedita principalmente alla costruzione e commercializzazioni di apparati d’allarme, ha prodotto altri Theremin, quasi sicuramente dopo il ritorno in patria dell’inventore, ma i pochi pervenuti fino a noi non sono dal punto di vista sonoro all’altezza del Theremin di Clara, è come se l’unico in grado di far scaturire la magia fosse Lev.

Materiale sonoro

Alcuni brevi clip audio che dimostrano il prodigioso suono del theremin di Rockmore e la tecnica sopraffina dell’artista.

Dimostrazione dell’estensione tonale dello strumento  
 Estratto da Vocalise di Rachmaninoff (da The Art of The Theremin)  
Estratto da Humoreske di Dvorak (da Clara Rochmore’s Lost Theremin Album)